benessere aziendale

Benessere in azienda: cos’è e come si attua.

Benessere in azienda: un aspetto gentile della crescita.

Per definizione, il benessere aziendale è la capacità di un’azienda di incentivare e preservare il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori, a prescindere dal livello e dalla posizione che ricoprono all’interno dell’organizzazione.

Il benessere in azienda è quindi uno dei traguardi che tutte le imprese dovrebbero porre tra i propri obiettivi: vivere meglio le giornate in azienda aiuta a lavorare meglio, quindi incide sulla produttività e sulla qualità dei servizi offerti.

Le due componenti del benessere in azienda

Il benessere in azienda fa riferimento a due componenti principali, uno più strutturale e uno più operativo e trasversale.

L’aspetto strutturale

Questa componente del benessere in azienda riguarda sostanzialmente l’organizzazione degli spazi di lavoro che ospitano le persone, ad esempio la disponibilità di aree relax e spazi adeguati allo svolgimento agevole delle attività lavorative, ma anche la presenza di benefits e di un piano di welfare strutturato.

L’aspetto operativo

La seconda componente, altrettanto importante, riguarda i processi aziendali, le modalità lavorative, le interazioni fra i dipendenti.

Fanno parte di questo aspetto, ad esempio, l’utilizzo dello smart working per garantire un miglior equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e la promozione di una cultura del lavoro di squadra, con momenti di condivisione mirati a rafforzare la coesione del team. Atteggiamenti di inclusione e rispetto della diversità, intese ad ampio spettro, sono altri strumenti di miglioramento del benessere aziendale. Ad esempio, creare spazi e tempi operativi compatibili con la maternità aiuta a colmare il divario di opportunità di carriera tra uomini e donne.

Rientra in questa componente anche l’idea di una definizione dei ruoli che proponga una visione delle gerarchie inserita in un modello di autonomia condivisa, per contrastare il micro management e le dinamiche di controllo.

Il welfare propriamente detto

Nell’ambito del benessere organizzativo, il welfare rientra tra le componenti che abbiamo definito come strutturali.

I benefici del welfare aziendale non sono solo per i dipendenti, ma anche per l’azienda. Tra i vantaggi vi sono:

  • l’aumento della produttività
  • la collaborazione tra le risorse
  • le agevolazioni fiscali.

Un piano di welfare dovrebbe comprendere iniziative in ambito sanitario, previdenziale, assicurativo, culturale, formativo e di sostegno alla famiglia.

Stiamo attuando da tempo un programma di sponsorship con realtà locali degne di nota in ambito sportivo, sanitario e ricreativo che ci consenta un doppio vantaggio: renderci visibili sostenendo le realtà locali e realizzare al contempo convenzioni a vantaggio del personale. Uno dei primi esempi è quello del legame con il Pino Country Club di Pino Torinese: la nostra sponsorizzazione del principale torneo locale con la contropartita dell’accesso scontato alla piscina estiva e lezioni di prova gratuita di tennis per in nostri dipendenti.

Costruzione del team

Il Team Building è un elemento molto richiesto del benessere aziendale e sta diventando sempre più comune nelle pratiche aziendali italiane.È un’attività pensata per aumentare la collaborazione e la comunicazione tra colleghi, che porta a un ambiente di lavoro più positivo, incoraggia la creatività e aumenta la produttività.

I team vengono costruiti e rafforzati attraverso una serie di valori condivisi, tra cui la fiducia, la collaborazione e la partecipazione. Il team building prevede tipicamente l’organizzazione di attività che riuniscono il team per lavorare verso un obiettivo unitario, con la possibilità di partecipare liberamente.

Abbandonare il micromanagement

Il micromanaging è una pratica comune in molte aziende, soprattutto in quelle più tradizionali. Tuttavia, si tratta di un comportamento altamente controproducente che non favorisce un ambiente di lavoro sano e che anzi provoca stress e insoddisfazione. La supervisione rigorosa e approfondita del manager sulle attività dei dipendenti impedisce qualsiasi autonomia, provoca insicurezza e disagio, con conseguente diminuzione della qualità delle prestazioni lavorative.L’azienda deve promuovere attivamente l’autoconsapevolezza, l’autostima e la responsabilità del dipendente, aiutandolo a scoprire la propria identità professionale e lasciandogli l’autonomia e la libertà di svolgere il proprio lavoro.

Fidelizzare il primo cliente

Un gruppo di dipendenti motivati, competenti e preparati può migliorare drasticamente i risultati.È chiaro che “non si può cambiare una squadra vincente” e quindi è essenziale promuovere un team forte e ricco di contenuti, che lavori insieme e rimanga stabile, poiché eventuali fuoriuscite “pesanti” possono essere molto dannose per il team e per l’azienda.

Ecco delle buone pratiche che sono utili alla fidelizzazione delle persone:

1. Assumere il personale in modo selettivo
È essenziale selezionare con cura i dipendenti che sono in linea con i valori e gli obiettivi dell’azienda per poterli trattenere.

2. Ascoltare le esigenze delle persone
Un gruppo di dipendenti motivati, competenti e preparati può migliorare drasticamente i risultati.È chiaro che “non si può cambiare una squadra vincente” e quindi è essenziale promuovere un team forte e ricco di contenuti, che lavori insieme e rimanga stabile, poiché eventuali fuoriuscite “pesanti” possono essere molto dannose per il team e per l’azienda.

3. Fornire formazione
Investire nella formazione e nello sviluppo dei dipendenti è essenziale per offrire loro gratificazioni e motivarli a essere più produttivi. Questo è uno degli aspetti che ci vede maggiormente impegnati: è ormai realtà la Santoli School, iniziativa di formazione interamente organizzata e gestita al nostro interno con obiettivi ambiziosi.

4. Offrire una retribuzione e dei benefit ai massimi livelli del mercato in relazione ai meriti
I dipendenti devono ricevere una retribuzione che rifletta la loro esperienza, le loro competenze e la loro anzianità di servizio, ma anche la loro capacità di dare un contributo superiore a minimo richiesto.

5. Riconoscere il merito
Riconoscere i risultati e i meriti di ciascun dipendente è essenziale per aumentare il tasso di fidelizzazione e motivare i dipendenti a mantenere un elevato standard di lavoro.

6. Offrire un ambiente di lavoro confortevole sotto diversi aspetti
È essenziale creare un ambiente di lavoro piacevole e funzionale per garantire un buon livello di benessere in azienda. I dipendenti trascorrono una parte significativa del loro tempo in ufficio, quindi è indispensabile fornire loro uno spazio ben illuminato e ventilato, insieme alle attrezzature di lavoro necessarie.

Insomma, un’azienda cresce di più generando felcità e vantaggi condivisi con tutti se pone attenzione al benessere delle sue persone.

Intelligenza artificiale e disabilità

Intelligenza artificiale e disabilità

Intelligenza artificiale e disabilità: un mondo di soluzioni per una migliore qualità di vita.

Il nostro motto aziendale parla chiaro, l’innovazione è tra i nostri valori fondanti: sempre un filo avanti!

Da sempre abbiamo cercato di introdurre soluzioni, edilizie e tecnologiche, per favorire una migliore vivibilità degli ambienti destinati a persone con ridotte capacità fisiche, sensoriali o motorie.

Non è un caso se abbiamo deciso di sostenere e seguire l’attività sportiva di un atleta come Andreea Mogos.

Intelligenza artificiale e disabilità: facciamo il punto.

L’intelligenza artificiale può essere estremamente utile nell’aiutare le persone con disabilità a migliorare la loro qualità di vita. Ecco alcune aree in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza:

  • Comunicazione per sordi: l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per sviluppare soluzioni di traduzione in tempo reale da e verso la lingua dei segni, consentendo alle persone sorde di comunicare più facilmente con gli altri.
  • Assistenza alla navigazione per i non vedenti: si possono sviluppare sistemi di navigazione avanzati, basati su sensori e telecamere, in grado di guidare le persone con disabilità visive in modo sicuro e autonomo in ambienti interni ed esterni.
  • Automazione domestica: soluzioni di IA possono essere integrate nei sistemi domestici per consentire alle persone con disabilità di controllare vari aspetti della casa, come luci, riscaldamento, apparecchiature elettroniche e sicurezza, utilizzando comandi vocali o gestuali.
  • Robot di assistenza: I robot con intelligenza artificiale possono essere progettati per assistere le persone con mobilità ridotta, aiutandole nelle attività quotidiane come vestirsi, preparare il cibo, muoversi per la casa, e altro ancora.

Molte di queste applicazioni esistono già e sono in continua evoluzione. Ad esempio, esistono già sistemi di traduzione in tempo reale per la lingua dei segni utilizzati su dispositivi mobili. Inoltre, sono stati sviluppati prototipi di robot di assistenza per le attività domestiche.

Le soluzioni avveniristiche potrebbero includere l’utilizzo di intelligenza artificiale avanzata che consente ai dispositivi di apprendere e adattarsi alle specifiche esigenze di ciascun individuo, migliorando continuamente il loro supporto e personalizzando l’interazione con l’utente. Ad esempio, un assistente virtuale potrebbe riconoscere la voce di una persona con disabilità e adattare il linguaggio o il tono della risposta per soddisfare le sue esigenze specifiche.

Intelligenza artificiale e disabilità, in sintesi: l’intelligenza artificiale può offrire molte soluzioni innovative per migliorare la vita delle persone con disabilità, sia già disponibili sul mercato che potenziali sviluppi futuri. Si tratta di un settore in rapida evoluzione che offre molte opportunità per creare un impatto positivo nella vita di coloro che vivono con disabilità.