Teoria dei nudge per la sicurezza sul lavoro
Teoria dei nudge per la sicurezza sul lavoro: un approccio moderno alla safety aziendale.
La sicurezza sul lavoro, in gergo per gli addetti ai lavori anche nota come safety, è un’area fondamentale che può essere gestita con approcci inusuali come l’applicazione della teoria dei nudge. Questa teoria consiste nel guidare gentilmente le scelte e i comportamenti senza limitare le opportunità di scelta e ha tutto il potenziale per migliorare la sicurezza sul lavoro favorendo tra le persone pratiche più sicure in modo dolce, evitando l’imposizione verticistica della proprietà o della dirigenza.
Teoria dei nudge per la sicurezza sul lavoro: un caso pratico.
Scenario: un’azienda che si occupa di impianti, manutenzioni e costruzioni mira a ridurre, meglio ancora ad eliminare del tutto, l’incidenza delle cadute da altezze, una delle principali cause di infortuni nel settore. Le misure di sicurezza tradizionali, come la formazione obbligatoria e l’uso di dispositivi di protezione individuale, sono già in atto, ma l’azienda cerca di migliorare ulteriormente la conformità e i risultati di sicurezza attraverso intuizioni comportamentali.
Vediamo come quest’azienda, che chiameremo Santoli S.r.l., potrebbe mettere in atto un piano d’azione basato sulla teoria dei nudge.
1. Segnali visivi:
– Percorsi colorati: l’azienda dipinge passerelle e zone sicure con colori vivaci e facilmente distinguibili. Ad esempio, le aree dove è obbligatorio indossare imbracature di sicurezza sono segnate con strisce gialle vivaci. Questa differenziazione visiva spingerebbe i lavoratori a riconoscere e rispettare i protocolli di sicurezza in modo subconscio.
2. Sistemi di feedback:
– Avvisi in tempo reale: i lavoratori ricevono feedback in tempo reale tramite dispositivi indossabili che vibrano o emettono segnali acustici quando entrano in aree ad alto rischio senza l’equipaggiamento di sicurezza adeguato. Questo promemoria immediato e gentile incoraggerebbe la conformità senza misure punitive.
3. Processi semplificati:
– Accesso facile all’equipaggiamento di sicurezza: collocando strategicamente l’equipaggiamento di sicurezza, come imbracature e caschi, in luoghi comodi e altamente visibili, l’azienda ridurrebbe lo sforzo necessario per utilizzarli. Questo nudge sfrutta la tendenza delle persone a scegliere il percorso di minor resistenza.
4. Influenza dei pari:
– Campioni di sicurezza: si tratta di identificare e mettere in risalto i “virtuosi della sicurezza” tra i lavoratori che seguono costantemente i protocolli di sicurezza. Questi campioni indossano distintivi speciali e sono riconosciuti pubblicamente durante le riunioni, sfruttando la prova sociale per spingere gli altri verso comportamenti più sicuri.
Risultati e benefici: vediamo cosa potremmo aspettarci
- Maggiore conformità: la combinazione di segnali visivi e feedback immediato aumenterebbe significativamente l’uso dell’equipaggiamento di sicurezza.
- Cambiamenti comportamentali: i lavoratori inizierebbero a interiorizzare le pratiche di sicurezza, portando a una cultura in cui il comportamento sicuro è diventato la norma piuttosto che l’eccezione.
- Riduzione degli incidenti: l’azienda potrebbe registrare una notevole diminuzione degli infortuni legati alle cadute, attribuendo parte di questo successo agli interventi con i nudge.
Applicazioni più ampie della teoria dei nudge nella sicurezza sul lavoro
1. Programmi di salute e benessere:
– Nudge per una dieta sana: offrire opzioni alimentari più sane a livello degli occhi nella mensa, mentre le opzioni meno salutari sono posizionate in posizioni meno prominenti.
– Promemoria di attività: organizzare promemoria sottili per fare pause e muoversi, come collocare i distributori d’acqua lontano dalle scrivanie per incoraggiare il movimento.
2. Ergonomia:
– Promemoria per la postura: utilizzare software per computer che ricordano periodicamente ai dipendenti di regolare la postura o fare una pausa dalla seduta.
– Configurazione delle scrivanie e degli spazi: organizzare gli uffici in modo da incoraggiare naturalmente il movimento e i comportamenti ergonomicamente corretti. Per esempio, prevedere una zona dove lasciare i telefoni, per far sì che sia necessario alzarsi per rispondere.
3. Formazione sulla sicurezza:
– Apprendimento interattivo: gamificare la formazione sulla sicurezza, con ricompense per le risposte corrette e le pratiche sicure, per rendere l’apprendimento coinvolgente e memorabile.
– Storytelling: condividere storie e casi di studio di incidenti reali e risultati positivi per coinvolgere emotivamente i lavoratori e rafforzare l’importanza dei protocolli di sicurezza.
Incorporando la teoria dei nudge nelle strategie di sicurezza sul lavoro, le organizzazioni possono promuovere un ambiente di lavoro più sicuro attraverso suggerimenti comportamentali sottili ma efficaci. Questo approccio non solo migliora la conformità alle normative di sicurezza, ma promuove anche una cultura della sicurezza proattiva che avvantaggia sia i dipendenti che i datori di lavoro. Santoli ha avviato un programma interno su questi presupposti e si attende buoni risultati in fatto di prevenzione degli incidenti e salute dei lavoratori.